Scheda Tecnica Nome: EUTERPE Anno costruzione: 1886 Cantiere: J.L.Thompson, Sunderland Compagnia: Lloyd Austriaco - Porto di appartenenza Trieste Scafo: in ferro; mattatura due pali Dimensioni: lunghezza 96 m, larghezza 11.6 m Dislocamento: 2270 tsl Motore: 2633 cv, triplice espansione, 1 elica, 14 nd Comandante: Nichetic Elia Equipaggio: 42 persone Note storiche Prima nave del Lloyd Austriaco a montare caldaie a triplice espansione. Faceva servizio sulle rotte per l'oriente. Affondata l'11 agosto 1918 alle 9:45 nei pressi dell'isola di Pag, (Croazia) 3 miglia a Nord di Novalja, per siluramento da parte del sommergibile italiano F7, al comando di Falangola. Al momento dell'affondamento era militarizzato ed aveva a bordo 1000 soldati austriaci; ne morirono 555, intrappolati nei locali interni della nave. A bordo vi era una sola scialuppa e qualche zatterino. I superstiti furono messi in salvo dal Ct Magnet, dalla torpediniera 53 e da diverse barche di civili accorse da Novalja. L'immersione L'Euterpe aveva tre casseri che si ergevano dal ponte di coperta: uno a poppa, uno centrale e uno a prua. Aveva due alberi e tre grossi boccaporti di carico. Il relitto giace a 79 metri di profondità su un fondale di sabbia e fango, in assetto di navigazione. La poppa della nave è distrutta e i suoi rottami giacciono accanto al relitto; non vi è traccia della plancia poppiera. Il cassero di poppa è accessibile solo al suo piano superiore in quanto quelli inferiori sono completamente ingombri di sedimenti. In questa zona della nave vi era presumibilmente una zona giorno per passeggeri (sala da pranzo o simile): infatti al suo interno sono state notati nel sedimento numerosi piatti, vasellame in ceramica e vetro. Il boccaporto della stiva di poppa dà accesso a tre ponti inferiori anche se completamente ingombri da sedimento. L'albero di poppa è ancora in piedi. Lungo tutto il cassero centrale non si sono notate aperture sufficientemente ampie da consentire l'accesso ai locali interni. Le due passeggiate laterali risultano ingombre di sedimento e lasciano uno spazio di 40 - 50 cm. La parte finale del cassero centrale, dove doveva essere la plancia, è collassata come anche la parte finale delle passeggiate laterali, probabilmente a causa dell'esplosione del siluro; l'unica riconosciuta è la timoniera della plancia. La zona sottostante risulta articolarmente devastata a causa dell'esplosione del siluro: qui si apre il boccaporto della stiva, all'interno della quale sono morti la maggior parte dei soldati imbarcati, che però risulta prevalentemente ricolma da sedimento ed in cui non è stato riconosciuto alcun effetto personale o resti umani. L'albero di prua, spezzato, pende dal bordo della nave fino a poggiare sul fondo. Il castello di prua risulta completamente ingombro di rottami non identificabili e da sedimento. La stiva di prua, anch'essa su tre ponti, è accessibile da un grosso boccaporto ed è anch'essa piena di sedimento. Sull'Euterpe sono state condotte 8 discese di squadra per un totale di 24 immersioni/persona. |