...un’associazione no profit che opera per dare la giusta visibilità e una corretta informazione su tutto ciò che riguarda il sistema DIR, dedicando anche il suo impegno a sostenere l’importanza dell’addestramento subacqueo e a far conoscere la GUE tra le comunità subacquee locali.
Cave 2 Francia - agosto 2009 |
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Sabato 19 Settembre 2009 06:52 |
Ho avuto la fortuna di fare il cave1 in un ambiente incredibile come il Messico - sicuramente un paradiso per chi ama la speleosub ma, e una volta rientrato in Italia... ho continuato nelle grotte del nord Italia, in Svizzera e in Portogallo. La passione e la curiosità per questo ambiente non ha fatto che crescere, tanto che alla fine, spinto dall'entusiasmo, mi son deciso e mi sono iscritto al Cave2, questa volta in Francia! Arrivati dopo 1000 km a Cajarc, faccio subito conoscenza con uno dei due buddies con cui farò il corso, Wladimir, un ragazzo spagnolo di Huelva, oltre a rivedere alcune "facce note", come Danny e Chris. Arrivati sul posto di sabato, con un giorno di anticipo, optiamo per un tuffo di "conoscenza" fra noi studenti. Siamo Wladi, Elisa una ragazza di Mestre ed il sottoscritto ovviamente; decidiamo per la grotta di Ressel. Ressel è incredibile! Pur essendo molto diversa dalle grotte messicane (colore, formazioni calcaree praticamenti assenti, temperatura dell'acqua decisamente più bassa) è incredibilmente affascinante. Rocce bianche di ogni forma caratterizzano quella che viene definita come una delle risorgive più visitate da tutta Europa. Il tuffo procede bene, la comunicazione è ok... e l'impressione generale da parte di tutti e tre è ottima. Torniamo quindi al Mulino, la nostra "residenza" in terra di Francia. In Messico come istruttore avevo avuto Fred, mentre questa volta, mio "mentore" sarà Chris. Chris ci espone da subito come sarà strutturata la settimana: per aiutare la "logistica" (che qui risulta più complicata rispetto al Messico, sia per quanto riguarda la distanza dalla stazione di ricarica, sia per l'oggettiva distanza fra le grotte), inizieremo domenica pomeriggio, con prova acquatica e teoria a secco di legature, navigazione, e teoria. E' immediata la differenza che noto tra Fred e Chris. Se Fred poteva essere definito "l'istruttore Zen" per la calma e la tranquillità che sapeva trasmetterti in ogni momento, Chris è "the mask", molto più diretto, molto più espressivo. Arriviamo cosi al lunedì: primo tuffo cave2: Landenouse. Ho sentito tanto parlare di Landenouse e del suo “passo del gigante”. Otto metri di volo, che saggiamente decido di non fare approfittando della comoda nuova scala. Sul fondo c’è di tutto, serpenti, topi morti, melma... se non credessi a Chris penserei ad ad un qualche errore; questa non può essere la grotta di cui tutti mi han parlato!! Comunque iniziamo; valve drill, safety drill, calcolo dei terzi e poi dentro! L'ingresso è angusto. Sul fondo si apre una spaccatura, larga all’incirca un metro, per diventare una zona cavern larga circa 5 metri, e poi scendere ed aprirsi definitivamente. La visibilità è superiore ai 20 metri. Le rocce sono chiare come a Ressel ma la grotta è molto piu ampia. Proseguiamo per una mezz’ora prima di chiamare l'immersione, proprio poco prima della doppia S verticale che ti porta dai 20 ai 12 metri, lungo un altro percorso parallelo al precedente. SUlla via del ritorno iniziamo con le failure; rotture alle torce, cambio di posizioni, un paio di “false“ rotture degli erogatori primari... direi abbastanza leggero come impatto. Nella seconda immersione, arriviamo ben oltre la S prima di tornare indietro, durante il quale si verificano altre failure come rotture primarie, di primi stadi, sparizione delle backup fino ad uscire con una sola backup funzionante! Martedì, Cabouy Mercoledi, Ressel Sveglia presto, e ho l’opportunità di conoscere JP Bresser (il famoso fotografo subacqueo) e sua moglie, di passaggio dal Mulino prima di spostarsi in Spagna per un progetto dell’EKPP. Aspettiamo Chris, e poi via. Oggi torniamo a Ressel. L’obiettivo è fare un circuito fra le 2 T, e rientrare. Iniziamo, passiamo la prima T, arriviamo alla seconda, proseguiamo per arrivare al pozzo. Quest’ultima parte è spettacolare. La grotta che si sviluppa, per quasi tutto il suo percorso, sui 18 metri scende prima a 25, attraverso una spaccatura maestosa, fino ad arrivare al pozzo. Il pozzo avrà un diametro di una ventina di metri circa, si apre verso i 30 metri e porta al livello successivo, intorno ai 42... è impressionante. Tutti e tre lottiamo per cercare di vedere meglio com’è ma il gas ci richiama all’ordine, si rientriamo. Usciamo, debrifieng, cambio bombole e via per completare il circuito. Questa volta seguiremo il tunnel di sinistra, che scoprirò poi essere fra i due, quello sicuramente più suggestivo. Arriviamo alla seconda T, raccogliamo i cookies, e iniziamo il rientro - contornato dalla solita serie di immancabili failures. Usciamo, teoria fino alle 20:30 e poi finalmente relax. Giovedi, Fontaine de St George, Ressel St. George ricorda molto Cabouy... pozza esterna, ingresso un po’ stretto e rocce più scure. Anche qui la visibilità non supera gli 8 metri. Ci spostiamo poi a Fontaine de Truffe. Purtroppo la grotta, solitamente ben più “alta” come livello dell'acqua, in questo periodo è particolarmente bassa, e non riusciamo ad entrare. Delusi, torniamo a Ressel (ormai la nostra seconda casa). Immersione e survey della grotta. Davvero interessante quest’ultima parte, che mi ricorda un po’ il lavoro fatto ad aprile in Portogallo ad Alviela Venerdi, Landenouse, Ressel Ultimo giorno. Abbiamo ancora parecchie cose da fare tra cui parecchia teoria. Decidiamo quindi per le due grotte più vicine, Landenouse e Ressel che poi sono quelle che ci garbano di più. La prima, Ressel, prevede giro a piacimento con failure a profusione. Rientriamo in condivisione di gas, al buio; senza torce. Landenouse, con stage. Sono il primo del team, quindi dopo aver fatto il briefing, scendiamo. Prima di scendere guardo i buddies e gli dico “mi raccomando, dobbiamo dimostrare a Chris di non essere più al livello Cave1, ma di essere ormai pronti e di aver meritato il Cave2”. Chris mi guarda sornione, sorride e mi fa "ah bon, allora dovrete fare parecchio in questa immersione". La visibilità rispetto ai giorni precedenti è calata, sempre buona ma solo nella prima parte, sui 10 metri. Proseguendo verso l’interno però la visibilità migliora fino a tornare magnifica. Depositiamo le stages poco prima della S, proseguiamo, saliamo e continuiamo. A 45' chiamiamo l'immersione e rientriamo. Sono in attesa di Chris, che mi crei qualche tipo di problema (essendo ora il terzo sulla via del ritorno, mi aspetto di avere una qualsiasi rottura da un momento all’altro), ma non succede nulla!recuperiamo le stage, con ordine, e proseguiamo. Deco…e bam, fuori! Debriefing, prova rescue e a casa per l’ultima parte di teoria e l’esame scritto. Ma non prima di essere usciti a cena con Danny e Chris… Venerdì non finisce davvero più. Sabato Fabrizio Tosoni |